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Superflù

    parola che probabilmente per lui (Nozdrëv) designava il massimo grado di perfezione.

    Fonte

    N.B. La fonte in questione è tratta da opera letteraria.

    “Poi furono mostrate le pipe: di legno, di terracotta, di schiuma, annerite dal fumo e non annerite dal fumo, rivestite di camoscio e non rivestite; un cannello orientale con il bocchino d’ambra, vinto recentemente al gioco; una borsa per il tabacco ricamata da non so che contessa, che in non so che stazione di posta si era innamorata follemente di lui, la quale aveva delle manine, secondo le sue parole, del più squisito “superflù”, parola che probabilmente per lui designava il massimo grado di perfezione.” 

    Nikolaj Vasil’evič Gogol, “Le anime morte”, Capitolo quarto, 1842