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    Alternativa “ìa” (i cosiddetti “Kiai”).
    Per i praticanti di arti marziali (Karate Shotokan) queste locuzioni, o meglio questi veri e propri urli, rappresentano l’espulsione totale di aria dai polmoni, per mezzo di una forte contrazione del diaframma, durante il momento di contatto (di scontro) con il compagno di “Kumite” (combattimento).
    Eì, si riferisce a un colpo inferto nella zona “Cudan” del corpo (zona degli addominali).
    Ià, nella zona “Giodan” (zona del volto).

    Giuseppe Poppi (nera 3o Dan)

    Fonte